qual è il miglior momento della giornata per mangiare? Quante volte mangiare al giorno? - una guida di ketofood.it

Qual è il momento migliore per mangiare?

Viviamo in un mondo dove gli orari scandiscono ogni aspetto della nostra vita. Mangiamo in momenti in cui non abbiamo fame ed ecco che ci ritroviamo sovrappeso e non in salute. Qual è il miglior momento per mangiare?

Viviamo in un mondo dove il tempo (e quindi gli orari) scandisce ogni aspetto della nostra vita:

sveglia, colazione, lavoro, pausa, pranzo, allenamento, bagno, snack, vita sociale, cena, televisione, dormire.

Alcune cose è inevitabile siano così, per diversi motivi più o meno giusti.

Altre cose sono invece dannatamente sbagliate, che continuiamo a fare solo perché ci hanno sempre detto sia giusto fare così.

Ci ritroviamo a mangiare in momenti in cui non abbiamo fame, mangiamo quindi anche se non abbiamo fame perché "quello" dovrebbe essere l'orario giusto.

Inoltre la cattiva alimentazione ci porta a mangiare troppo e troppo spesso, le cose sbagliate.

Pensiamo sia fame quando in realtà non lo è.

Ed ecco che ci ritroviamo sovrappeso, fuori forma e non in salute. Eppure, abbiamo fatto quello che fanno tutti...

  • Quando è il momento giusto per mangiare?
  • Quando dovremmo smettere di mangiare?
  • È giusto seguire gli orari sociali?
  • È giusto fare come fanno tutti gli altri?
  • Perché non riesco a mangiare bene o allenarmi anche se so che è la cosa giusta?

In questo articolo, la risposta diretta e sincera a tutte queste domande.

È importante tu sappia quanto sto per dirti.

Buona lettura.

Si mangia sempre agli stessi orari, solo per abitudine

La cosa ancora più triste è che se non facciamo in quel modo ovvero come fanno tutti gli altri, poi questi “altri” ci rimproverano dicendoci che “stiamo sbagliando” ed il motivo per il quale lo fanno è sempre lo stesso:

“abbiamo sempre fatto così quindi è giusto”.

Se c’è una cosa che deve farti scattare un campanello d’allarme e metterti subito in guardia è proprio quando senti: “abbiamo sempre fatto così” o “tutti fanno così”.

Quando senti queste due frasi, stai pur certo che al 99,9% devi fare esattamente l’opposto.

Le abitudini umane non vanno mai in direzione del giusto, ma vanno invece in direzione del semplice, del sicuro e del comodo.

Voglio ora aprire una parentesi molto interessante che ti farà comprendere perché a volte ci comportiamo in un determinato modo anche quando sappiamo essere giusto il contrario. 

Ci abbuffiamo di cibo, perché è più semplice che non farlo

Perché ci abbuffiamo se sappiamo essere una cosa sbagliata?

Perché non facciamo allenamento anche se sappiamo faccia bene alla salute?

Lascia che ti spieghi..

È uno dei nostri istinti più primordiali nel quale entra in gioco l’istinto di sopravvivenza e quindi conservazione della specie umana.

Ti faccio un paio di esempi che ti faranno comprendere al meglio quanto sto dicendo.

È complicato uscire fuori a correre e fare allenamento perché stare seduti sul divano è più sicuro e quindi meno pericoloso e ci permette di conservare energia.

È complicato mangiare il giusto quando davanti a noi abbiamo porzioni enormi, perché la nostra mente ragiona in questo modo:

“mangia tutto quello che hai davanti perché non sai se domani avrai di nuovo cibo a disposizione”.

Noi sappiamo che viviamo in un mondo dove i supermercati sono aperti 24 ore al giorno, la nostra mente primordiale non lo sa.

Per lei, ogni porzione di cibo può significare qualche giorno in più di sopravvivenza.

Potrei andare avanti all’infinito.

Tutto questo può sembrarti assurdo e controintuitivo, ma è così che funziona la nostra mente.

La nostra mente non vuole farti migliorare, è conservativa e preferisce quindi risparmiare (mettere da parte per il futuro) energie.

Ecco che allenarsi e mangiare di meno ad esempio, richiedono uno sforzo mentale enorme.

Dal punto di vista dell’evoluzione umana noi siamo identici ai nostri antenati che vivevano nelle caverne e andavano a caccia di animali con armi costruite a mano.

Abbiamo paura del buio perché può esserci un pericolo (predatore), facciamo fatica ad allenarci perché vogliamo conservare energia (meglio conservarle per la caccia) e ci abbuffiamo perché inconsciamente non sappiamo quando potrebbe essere il nostro prossimo pasto.

Questa è la nostre mente, questa è la nostra natura.

Questo è il nostro nemico che dobbiamo conoscere, se vogliamo progredire e migliorare come esseri umani.

Quando una cosa la fanno tutti è perché è semplice. Se è semplice, deve insospettirti.

Stare sul divano a fare niente è più semplice che allenarsi.

Non alzarsi dal letto è più semplice che svegliarsi prima del solito.

Mangiare di più è più semplice che mangiare il giusto o non mangiare affatto.

Guardare la tele ad oltranza la sera è più semplice che leggere un libro.

Fare quello che fanno tutti è più semplice che prenderci la responsabilità delle nostre azioni.

Capisci ora perché la salute della popolazione mondiale peggiora anno dopo anno?

Perché tutto ciò che fa male alla nostra salute, è maledettamente più semplice da fare.

Questa è la realtà ed è importante conoscerla in modo che tu possa affrontarla guardandola negli occhi, e decidere magari di non accettare tutto questo.

Chi è in salute ed in forma è perché non accetta di essere succube della propria mente e della massa che lo circonda.

Ma stai pur certo, che dopo un pò sarà la tua mente ad essere soggiogata dalle tue azioni. 

Qual è il miglior momento per mangiare?

Tutto questo per condurti alla risposta alla nostra domanda: quando dobbiamo mangiare?

Questa è una delle domande più ricorrenti che da una parte comprendo e dall’altra invece mi sorprende.

Comprendo in quanto capisco ci possa essere curiosità su questo genere di argomento, effettivamente sapere quale possa essere l’orario perfetto per mangiare ogni pasto, può stuzzicare l’interesse della nostra mente.

Mi sorprende però, in quanto la risposta a questa domanda è di una semplicità disarmante: mangia quando hai fame.

Perché mai dovremmo mangiare quando non abbiamo fame? Questa dovrebbe essere la giusta domanda.

La fame è un ormone che si muove (grelina), così come lo è la sazietà (leptina).

Il tuo corpo quando è il momento di mangiare stai pur certo che te lo fa capire, così come ti fa capire quando sei sazio.

E quindi perché ci si abbuffa di continuo?
Perché si ha sempre fame nonostante si abbia appena finito di mangiare?

La risposta è molto semplice: è tutta colpa della cattiva alimentazione e delle cattive abitudini che ci vengono imposte.

Ricordi gli ormoni della fame e della sazietà?

Hanno bisogno di vivere all’interno di un ambiente armonioso per poter funzionare al meglio.

La sana alimentazione, conferisce un ambiente armonioso. Questo significa fame al momento giusto e sazietà al momento giusto. Significa mangiare il giusto, ne troppo ne troppo poco.

Al contrario frequenti pasti con orari forzati ed una cattiva alimentazione, costituita quindi da zuccheri, tanti cereali, cibi industriali e via dicendo, rende l’ambiente di cui parlavamo prima, un inferno.

In questo inferno i nostri ormoni si muovono all’impazzata: fame continua e quando non è il momento, sazietà che non arriva mai.

Questo significa mangiare troppo e troppo spesso, le cose sbagliate. Questo significa, obesità e malattie.

Quello che voglio farti capire è che nel contesto di una sana alimentazione e quindi dove gli ormoni sono in equilibrio, il quando mangiare è una cosa naturale: quando hai fame.

Il quando mangiare non può e non deve essere dettato dalle regole sociali, ovvero mangiare spesso e volentieri quando non si ha fame, in modo frenetico e per di più le cose sbagliate.

Se ti alzi al mattino e non hai fame, non dovresti mangiare.

Se invece hai fame alle 11, dovresti mangiare senza aspettare la pausa pranzo. E così via.

È chiaro ed è molto importante capire che questo vale solo ed esclusivamente in un contesto di sana alimentazione, dove i nostri ormoni sono in armonia.

In un contesto di cattiva alimentazione, si ha sempre fame per via di ormoni, zuccheri nel sangue ed infiammazione, che di certo non sono in equilibrio ed armonia.

In un contesto di cattiva alimentazione questa non è fame reale, è una risposta ad uno stato di allerta nel nostro cervello dovuto ad esempio ad un repentino calo di zuccheri nel sangue. Non è fame.

Come fare in questi casi quindi? Non ascoltare gli istinti del nostro corpo e buttarci a capofitto nella sana alimentazione, pazientando un pochino prima che nutrienti essenziali facciano il loro corso all’interno del nostro corpo. 

Una sana nutrizione è la cosa più importante

Concludendo, se la fame costante ti attanaglia, concentrati sulla sana alimentazione.

Questa farà il suo corso ed in nutrienti conferiranno al tuo organismo equilibrio ed armonia.

Col tempo il tuo corpo sarà l’unico giudice dei tuoi pasti sia in termini di quantità che di orari.

Quando hai fame mangia, quando sei sazio ti fermi.
E se hai fame ma non hai cibo a disposizione, ricordati sempre che non è mai morto nessuno.

Anzi, è il momento in cui il tuo corpo si rigenera in quanto non occupato dalla digestione.

Ma qui, entriamo nell’argomento digiuno, che non è tema di questo articolo. 

Grazie per essere arrivato fino a qui.

Cristian

Autore: Cristian disisto

Master Specialistico nella forza e nutrizione per le Alte Prestazioni Sportive in corso, Dott. Magistrale in Ingegneria, Co-fondatore kefood.it

Revisore: Dott. Francesco Marinelli,

Nutrizionista Funzionale - Certified Functional Medicine Practitioner®

disclaimer

ATTENZIONE: le informazioni contenute in questo sito hanno uno scopo puramente divulgativo e non intendono sostituire il parere del proprio medico curante o di un operatore sanitario. Le informazioni sul nostro portale si rivolgono a persone sane, qualsiasi regime alimentare o esercizio fisico, prima di essere svolto deve essere supervisionato dalla figura competente ai termini della legge italiana. ketofood SRL non detiene nessuna responsabilità, in quanto le informazioni hanno uno scopo divulgativo e la persona prima d'intraprendere qualsiasi percorso alimentare o d'attività fisica, deve consultarsi col proprio medico di fiducia.